Non possono mancare i ricordi dello staff, per coronare una stagione speciale e sorridere ancora e ancora.
Dino Guadalupi – Head Coach
“Di questa stagione porterò tutto con me. Come allenatore e come persona ha rafforzato le mie convinzioni sull’importanza delle relazioni all’interno di una squadra. Questo gruppo è stato un esempio di come le relazioni fondate sul rispetto reciproco e sulla condivisione siano il motore per la creazione di un ambiente di lavoro stimolante che aiuta tutti ad esprimersi al meglio e a innalzare l’asticella dei propri limiti. Grazie al collettivo è stato sempre un piacere affrontare il lavoro quotidiano, compresi i momenti più stancanti e difficili. Questo è potuto accadere prima di tutto grazie alle qualità umane e alla dedizione di tutti.
Porto con me tanti ricordi, il più emozionante coincide con la vittoria nella gara di ritorno contro San Giovanni. Personalmente la colloco nelle prime tre vittorie della mia storia pallavolistica. Era un momento molto complicato a causa delle gare ravvicinate post Covid e i punti cominciavano a pesare in ottica Playoff. In quell’occasione abbiamo messo in campo una prestazione di grande sacrificio. Caduto l’ultimo pallone ero convinto che saremmo riusciti ad entrare nei Playoff nonostante non ci fosse ancora la certezza matematica e avessimo altre gare da affrontare. Anche il finale di Gara 3 a Mondovì è stato un altro momento molto emozionante: vedere tutte le lacrime e gli abbracci fra di noi, con i messaggi di stima che sono arrivati a fine partita dalla Sardegna e da tanti addetti ai lavori e amici sparsi per l’Italia, mi ha dato la conferma che abbiamo dato vita a una stagione speciale e che questa squadra è riuscita ad emozionare.
Oltre ad aver avuto una squadra capace di far provare a tutti sensazioni fantastiche dentro il campo, non possono mancare i momenti epici e divertenti che facevano parte della nostra quotidianità. L’ironia associata alla serietà e alla dedizione al lavoro è stato un nostro marchio di fabbrica e una valore aggiunto. Di sicuro occupa il posto d’onore la personale lotta di Gegè con il casello autostradale nella trasferta di Brescia in cui litiga con la voce dell’assistenza dopo aver inserito i contanti nel comparto delle monete. Ricordo di essere arrivato in albergo con i crampi all’addome e le lacrime agli occhi. Ma ci sono anche tanti episodi legati alla vita in palestra: i bagheroni pre-partita e le “mille-e-una cabala” di Antonio devo dire che hanno regalato molte perle. Minarelli che entra in campo esultando nel tie-break ancora in corso contro Busto rimane un altro momento epico.
Della Sardegna mi mancheranno ovviamente i paesaggi e i colori meravigliosi, non solo quelli legati al mare. Nonostante venga dalla Puglia sono rimasto stupito dalla bellezza di questa terra. Non ho avuto purtroppo molte occasioni di scoprire l’interno, ma di sicuro tornerò per scoprirne le bellezze più nascoste. Mi mancheranno molto le seadas, il Vermentino e gli spuntini in generale.
Saluto con grossa gratitudine e affetto Alessandro e Filippo, i migliori sparring di sempre, che hanno sacrificato i loro impegni dandoci un fondamentale aiuto nel lavoro in palestra, sfoggiando delle fantastiche magliette a tema che ne dimostravano la preparazione.
Voglio fare quindi un saluto particolare a tutte le persone dell’Hermaea, intesa nella maniera più larga possibile. Ci sono dirigenti appassionati che svolgono un lavoro preziosissimo rimanendo spesso nell’ombra. Queste persone contribuiscono a che questa Società possa continuare a rappresentare la Sardegna nello sport d’elite e che la squadra si senta accolta e sostenuta come in famiglia. Spero che il territorio ricambi sempre più la vostra dedizione”.
Giuseppe (Gegè) Garbellini – Secondo Allenatore
“Avevo dichiarato in un intervista di inizio stagione nella quale mi si chiedeva cosa pensavo dell’ incarico che mi era stato affidato, che ero “curioso” aggettivo che derivava dai tanti anni che non frequentavo più i palcoscenici della serie A, e per giunta in questo caso anche femminile. La risposta immediata che mi sono dato è stata: ” non è cambiato niente”. Per creare presupposti positivi e costruttivi, gli ingredienti sono e saranno sempre quelli, questo gruppo di lavoro l’ ha capito fin da subito, e che “se il vento non lo governi, devi essere bravo a orientare le vele nelle giusta direzione”.
Dei ragazzi con i quali mi sono rapportato penso alla discrezione, signorilità ed educazione di Dino mai un commento extra, mai sopra i toni, facendo dell’autorevolezza la propria arma, poiché quando hai questa qualità, l’autorità viene da se. Con Antonio, il burbero più tenero del mondo, ho un rapporto fatto di sguardi e di silenzi “assordanti”, cosa che solitamente avviene quando c’è empatia nelle persone. Con Mauro, invece, sono così tanti anni che ci conosciamo, che la prima cosa che mi chiedo sempre è: come fai a non volergli bene?.
Infine ci sono loro, le Ragazze! Che dire, dopo un mese parlavano come me, usavano il mio stesso intercalare nelle cose di tutti i giorni, e questo la dice lunga sul mio rapporto con loro. Se devo pensare ad un momento magico, e ce ne sono stati tanti, dico i 4 giorni passati assieme tra Sassuolo e San Giovanni. Avevo l’intima convinzione confermata poi dai fatti, che noi potevamo stare bene tutti assieme anche in una capanna in mezzo al deserto perché “sapevamo guardare”.
Per quanto riguarda i momenti divertenti penso di essere l’ultima persona che ne deve parlare in quanto già menzionato ripetutamente da tutti; ho comunque promesso di redare una sorta di “appunti di viaggio ” di questo anno irripetibile. Vivendo qui diventa difficile salutare chi vedi nelle quotidianità, e nello stesso modo è difficile salutare persone che non vedrai e a cui ti sei affezionato. Da qui l’augurio del futuro migliore, sia in campo privato che professionale. Un Abbraccio a tutti!!!
Antonio D’Ambrosio – Scoutman
“Questa stagione mi ha donato emozioni e sensazioni indelebili. L’ennesima conferma che per raggiungere determinati traguardi non contino i singoli ma la voglia di ognuno di mettersi al servizio di qualcosa di più grande. Mi porterò dentro il rapporto speciale con i componenti dello staff e l’energia che mi hanno trasmesso le ragazze.
Tra i tanti ricordi, sono due quelli più emozionanti di squadra. Il primo è la vittoria a San Giovanni in Marignano, in un momento di forte stress e di impegni ravvicinati. In quella gara si è percepito il vero significato della parola “squadra“.
Il secondo è in Gara 3 a Mondovì: quando è caduto l’ultimo pallone e ho visto i volti delle mie ragazze stremate dopo aver dato tutto quello che avevano, ero orgoglioso e fiero, avevano vinto loro.
C’è un terzo che però è strettamente personale ed è l’abbraccio alla fine della cena di saluto, con il Pres: non un gesto usuale da parte di entrambi, e per questo ancor più significativo.
Per quanto riguarda il momento più divertente, individuarne uno solo sarebbe impossibile. Questa annata è stata caratterizzata dal divertimento come costante. Le nostre trasferte sono state qualcosa di incommentabile, in ogni momento di qualsiasi giornata poteva accadere di tutto.
Della Sardegna mi mancherà il suo mare, i suoi profumi e l’aria che si respira in questo paradiso in Terra.
Il mio saluto va a chi fa in modo che questa realtà sia CASA. Quindi saluto l’Hermaea che per me è qualcosa di viscerale ormai, gli uomini e le donne che nonostante tantissime problematiche e i loro impegni personali portano avanti questa meravigliosa Famiglia, perché l’Hermaea è questa, una famiglia.
E poi un saluto doveroso a tutto lo staff di Rosso Toro che ci ha accolti sempre con grande simpatia e disponibilità.
Mauro Melotti – Assistente allenatore
“Questa stagione mi ha lasciato tante cose belle; oltre ad aver avuto la fortuna di seguire una serie A, ho conosciuto delle persone Splendide (la s non è maiuscola a caso) con cui era veramente un piacere condividere la quotidianità: eravamo davvero diventati una sorta di famiglia ed è un peccato che sia finita troppo presto.
Tra tutti i ricordi che conserverò per sempre ce ne sono tre che meritano il podio:
1- L’andata contro Macerata con D’Ambrosio afono;
2 – Il ritorno contro San Giovanni in Marignano che ho seguito dalla TV e… sull’ultima palla ero come Tardelli dopo il gol alla Germania intorno al tavolo tondo di casa;
3 – L’ultimo, ma non ultimo: la sera che abbiamo avuto la certezza dei playoff dopo la sconfitta di Ravenna ad Altino… Emozioni!
Il divertimento e l’ironia hanno sempre fatto parte di noi, da subito, ad iniziare con l’arrivo a Padru: pronti via, ho provato quasi subito a “rompere il ghiaccio” con Dino e Antonio con un’uscita delle mie (da elefante in cristalleria), ed è stato subito feeling.
La lista è lunga: durante i video le mimiche tra me e Gegio, gli sguardi di Antonio alle ragazze, la lettura delle note di Karin da annunciatrice RAI, i giorni del “butterfly” la gioia estrema di Karin nel fare l’esercizio, i palloni lanciati a Gegio quando era distratto per “incasinarlo”, il “richiamo” di Antonio la mattina quando scendeva per il caffè, i giorni dedicati al cibo spazzatura con Dino e Antonio, la “discrezione vocale” di Sofia – mia vicina di casa – quando era al telefono, gli insulti di Giorgia quando dovevo farla difendere e altre migliaia e migliaia da poter scrivere un’enciclopedia.
Che Spettacolo! (Maiuscole ancora non messe per caso)!
Un saluto a tutti e “Buon vento!”
Antonio La Licata – Preparatore atletico
“Questa è stata una stagione strepitosa sia dal punto di vista prettamente atletico che umano.
Ho avuto a disposizione un gruppo praticamente perfetto per poter sviluppare al meglio i miei programmi di preparazione atletica. Le ragazze sono state stupende, collaborative e pronte a provare sulle proprie spalle anche lavori diversi dal loro solito.
Questo mi ha lasciato di importante la stagione appena conclusa, una crescita professionale non indifferente.
Sono infiniti i ricordi che avrò sempre con me, e a prescindere dal risultato della gara: tutti quei match combattuti e conclusisi al tie break, che hanno visto delle vere battaglie sportive allo stremo delle forze.
Stessa cosa riguardo i momenti più divertenti, ce ne sono stati tanti con tutte le ragazze che affrontavano le sedute di preparazione con molta abnegazione ma anche con allegria.
Un fantastico gruppo compreso lo staff che ha vissuto una atmosfera molto serena.
Un saluto e un abbraccio enorme a tutti a partire dal grande coach Dino, Antonio, Gege’, Mauro e ovviamente tutte le leonesse di questa stagione fantastica”.