Dal 4 al 15 settembre le biancoblù saranno protagoniste nel centro Sardegna: in programma anche due test match contro l’Ariete Oristano
Un tuffo nel cuore più autentico della Sardegna. L’Hermaea Olbia è pronta ad affrontare la seconda parte del ritiro precampionato in quel di Ollolai, a 30 chilometri da Nuoro, dove sarà protagonista dal 4 al 15 settembre.
Le fasi del ritiro
Per la squadra di Michelangelo Anile si tratterà di un’ottima opportunità per mettere a punto la condizione atletica in vista dell’esordio in campionato. A quasi mille metri di altitudine, sulle pendici del monte Santu Basili, le biancoblù avranno modo di allenarsi immerse in un’oasi di pace e serenità, potendo inoltre contare su strutture sportive di primo livello.
Nei 9 giorni di ritiro barbaricino, Barazza e compagne faranno tappa anche in altri Comuni del circondario di Ollolai per delle sessioni di sala pesi. Gli allenamenti, che si terranno nel Palasport di via Palai, inaugurato solo pochi anni fa, saranno aperti al pubblico, in modo da dare a tutti gli appassionati locali la possibilità di respirare da vicino l’aria del volley di Serie A. Il 13 settembre l’Hermaea si sposterà a Oristano per uno scrimmage contro la formazione locale, impegnata nel prossimo campionato di Serie B2, mentre il giorno successivo la sfida verrà ripetuta in quel di Ollolai, in modo da ricambiare con una festa di sport l’accoglienza della comunità locale.
Durante il ritiro di Ollolai verrà aggregata nel roster dell’Hermaea la giovanissima e talentuosa nuorese Carlotta Delogu, che si è messa in luce nel Consorzio Pro Volley Centro Sardegna. Con questa operazione il club del presidente Gianni Sarti tiene a rimarcare la propria volontà di costituire una rete con le società della Sardegna, in modo da permettere alle giovani atlete sarde di avere uno sbocco nella pallavolo di alto livello.
Il paese
Storia e tradizioni
Paese di 1300 anime e capoluogo dell’omonima Barbagia, secondo leggenda Ollolai sarebbe stata residenza di Ospitone, dux dei barbaricini, così riconosciuto in una lettera ufficiale (594 d.C.) da papa Gregorio magno che gli chiedeva aiuto per incoraggiare il suo popolo alla conversione. All’indole ribelle degli antenati ollolaesi si riferirebbe il toponimo, derivante forse dall’attico alalè, grido di guerra delle tribù della zona prima della battaglia. Il potere proseguì in età giudicale: il centro fu sede di curatoria. L’asfodelo, che colora le campagne vicine, è materia prima per l’arte d’intreccio. E’ possibile ammirare i cestini realizzati dalle abili mani delle donne ollolaesi nella mostra de s’iscrarionzu, e osservarle all’opera nelle feste paesane e, a novembre, in occasione della tappa di Autunno in Barbagia. Affascinanti le case in granito con portali in pietra scura, disposte intorno alla parrocchiale di san Michele arcangelo, un tempo gotico-aragonese, poi più volte rimaneggiata. Custodisce alcuni dipinti di Carmelo Floris, che ritrasse le donne ollolaesi negli splendidi abiti tradizionali. Il patrono è celebrato due volte: a inizio maggio e a fine settembre. A metà gennaio, durante i fuochi di sant’Antonio abate, sono offerti vino e il dolce tipico, su pistiddu. La festa di san Bartolomeo, a fine agosto, è la più sentita. A luglio il Palio degli Asinelli vede sfidarsi i cinque rioni storici del paese.
Territorio e archeologia
L’abitato, immerso nel verde di macchia mediterranea, querce, tassi e lecci secolari e irrorato da una miriade di sorgenti, si inerpica a quasi mille metri d’altitudine sulle pendici del monte Santu Basili. In cima sorge la chiesa di san Basilio Magno. Il santo è festeggiato il primo settembre, capodanno del calendario bizantino. Attorno è possibile ammirare i resti di un antico convento di francescani, abbandonato a fine XV secolo in seguito alla faida tra le casate dei Ladu e degli Arbau. Nel parco archeologico di Santu Basili risiedono le radici di Ollolai: le prime tracce umane sono del Neolitico medio (4000 a.C.), in tombe scavate nei tafoni e ripari sotto roccia, come sa Conca frabica, usata fino all’età del Ferro. Vicino alla chiesa sorgono i resti di un villaggio nuragico. Il territorio è punteggiato da altri nuraghi e dall’insediamento di su Triqinzu, raggiungibile dalla spettacolare strada per il lago Cucchinadorza. Attorno spiccano altre vette granitiche che superano i 1100 metri, tra cui su Nodu de s’Aschisorgiu (rocce del tesoro), la ‘finestra della Sardegna’: da qui, col cielo terso, lo sguardo arriva sino al mare, a est e a ovest dell’Isola.
L’iniziativa delle case a 1 euro
Recentemente il centro reso famoso nel mondo anche dalla leggendaria forza di Franco Columbu, unico atleta italiano a conquistare il titolo di Mister Olympia, è salito agli onori delle cronache per una iniziativa lodevole oltre che unica nel suo genere: le “Case a 1 Euro”. Il sistema, in sostanza, consente ai proprietari di case sottoutilizzate o inutilizzate, per i quali l’immobile rappresenta solo un costo, di cedere a prezzo simbolico la propria casa fatiscente al Comune, il quale la inserisce nel circuito delle case ad 1 Euro a favore di acquirenti che diventano proprietari con l’impegno a ristrutturarle ed utilizzarle.
I commenti
“La comunità di Ollolai è felice di ospitare la più importante squadra di pallavolo sarda – afferma il primo cittadino Efisio Arbau – saranno dieci giorni intensi, che ci consentiranno di costruire importanti alleanze utili per promuovere il territorio. Il paese è abituato ad avere ospiti nazionali ed internazionali e saprà garantire l’affetto e la simpatia necessaria alle atlete impegnate nel ritiro precampionato. Grazie al Presidente Gianni Sarti per l’importante occasione”.
“Siamo noi a dover ringraziare la comunità di Ollolai – afferma invece il numero uno dell’Hermaea – a cominciare dal sindaco Efisio Arbau, che si è mostrato fin da subito entusiasta per l’iniziativa. Questa fase del ritiro sarà fondamentale non solo per le ragazze, ma anche per la società, che avrà l’importante occasione di farsi conoscere più a fondo nel cuore della Sardegna”.
Olbia, 4 settembre 2019
Agenzia Uffici Stampa DirectaSport