Dopo una positiva parentesi a Palau (B1) torna in biancoblù la banda ricevitrice originaria di Vercelli
LE DICHIARAZIONI – “Sono molto felice di tornare a Olbia – commenta l’atleta – qui sono stata veramente bene anche se non ero riuscita a concludere la stagione a causa della pandemia. Già dopo il primo anno avevo capito che la Sardegna sarebbe diventato un posto speciale per me, dopo questi due anni posso dire di essermi veramente affezionata alla terra Sarda e alla sua gente. Sono animata da tanta voglia di mettermi in gioco e migliorare dal punto di vista tecnico – aggiunge – mi hanno parlato molto bene di coach Guadalupi e sono certa che mi aiuterà. La nuova Hermaea è giovane, ma proprio questo aspetto ci darà tanta motivazione. Conosco alcune compagne con cui ho condiviso esperienze passate, non vedo l’ora di tornare in Sardegna per conoscere le altre ragazze e tutto lo staff“.
“Quello di Silvia è senz’altro un gradito ritorno – afferma il direttore generale Michelangelo Anile – cercavamo un profilo come il suo, ovvero una giocatrice abile in seconda linea e capace di adattarsi bene a varie situazioni tattiche. Non appena si è presentata l’opportunità di riportarla a Olbia, non ci abbiamo messo molto a contattarla. Arriva da un’ottima stagione a Palau, che le ha permesso di maturare e crescere. Siamo certi che la sua versatilità e le sue abilità in difesa saranno di grande aiuto alla squadra e non vediamo l’ora di riprendere questo cammino insieme“.
AMMISSIONE AL CAMPIONATO DI A2 – In merito alla mancata ratificazione dell’iscrizione al prossimo campionato di A2 da parte del Consiglio di Amministrazione di Lega Pallavolo Serie A Femminile, la Volley Hermaea Olbia comunica di essersi immediatamente attivata per la presentazione del ricorso entro i termini fissati.
I documenti relativi all’agibilità del Palazzetto Deiana – sede designata per le partite casalinghe della prossima stagione – verranno opportunamente integrati, e allo stesso tempo si cercherà una soluzione anche per il Palasport di Golfo Aranci (sede opzionale), bocciato poiché non soddisferebbe i requisiti di capienza per appena 32 posti complessivi.
Il presidente Sarti e la società tutta si augurano una rapida e felice conclusione della vicenda, che senz’altro suona stonata in questo periodo storico. Sia perché si prevede un riempimento massimo dei palazzetti al 50%, sia per le note difficoltà che la pandemia ha creato a tutto il mondo dello sport.